‘Cabrei’, Firenze, 2012, mostra tenutasi all’Accademia dei Georgofili a cura di Lorenzo Nannelli.
“Una ritrovata vitalità di questo speciale genere di immagine è dimostrata, ai nostri giorni, dai cadrei dipinti da Paquito Forster, che sono al centro della mostra e del catalogo. Figlio di due artisti, Forster riunisce in sé la competenza agronomica e il talento creativo, così da reinterpretare l’antica forma di testimonianza visiva immettendovi elementi originali: vedute di borghi, interni di cantine, uccelli e frutti sbalzati in primo piano, senza con ciò trascurare blasoni araldici e nobili esercizi calligrafici. Nella difficile ed esigente tecnica dell’acquerello Forster resuscita antichi codici descrittivi e ne interpola di nuovi e tutti suoi, dosando il rapporto tra le stesure cromatiche e il bianco della carta, i pieni e i vuoti, i fitti e i radi. Fatto interessante, questa creazione contemporanea risponde alla domanda di committenti a loro volta pienamente immersi nella contemporaneità, che pur nella gestione della terra e dei suoi prodotti all’insegna delle più avanzate tecniche e tecnologie, garantiscono la continuità di antiche e illustri tradizioni.”
Cristina Acidini, sul periodico San Sebastiano, aprile 2012